Edoardo Fadini (Viladrau, 1928 - Torino, 2013) è stato uno studioso e organizzatore teatrale.
Nato in Spagna, durante la guerra franchista torna in Italia trasferendosi con la famiglia a Milano. Qui, giovane studente di filosofia, frequenta la Comunità di “Nomadelfia” di Padre Davide Turoldo e si avvicina ai movimenti giovanili più attivi di quel periodo.
Negli anni Sessanta si stabilisce a Torino per lavorare come redattore presso l’editore Einaudi e poi da Boringhieri. Iscritto al Partito Comunista dal 1961 al 1970, diventa critico teatrale del quotidiano “l'Unità”, la cui redazione torinese era diretta da Diego Novelli, e dal 1965 al 1975 è collaboratore di “Rinascita”, diretta da Bruno Schacherl. Dalla metà degli anni Sessanta all’inizio degli anni Settanta, ha svolto le funzioni di direttore artistico dell’Unione Culturale di Torino, organizzando rassegne di teatro di ricerca e portando in città ripetutamente Carmelo Bene, De Berardinis e Peragallo, Carlo Quartucci, il Living Theatre e molti altri, ma anche la prima rassegna in Italia del New American Cinema alla presenza di Jonas Mekas e Jerome Hill o serie di concerti di musica sperimentale.
Si occupa anche del Decentramento teatrale a Torino per conto del Teatro Stabile diretto allora da Gian Renzo Morteo e Giuseppe Bartolucci, portando il teatro nei quartieri delle Vallette, Falchera e Mirafiori (Via Artom). Nel giugno 1967 ha organizzato con alcuni critici (tra cui Franco Quadri e Giuseppe Bartolucci) il primo Convegno Internazionale del Nuovo Teatro che si svolse a Ivrea e all’Unione culturale di Torino e a cui parteciparono le personalità artistiche e teatrali più all’avanguardia di quegli anni (Carmelo Bene, Quartucci, Ronconi, Bussotti, Dario Fo e Franca Rame e moltissimi altri). Ha inoltre fondato la rivista “Teatro” in codirezione con Ettore Capriolo e Giuseppe Bartolucci e in seguito la rivista “Fuoricampo”. Dal 1974 ha diretto la casa editrice Studio Forma di Torino, specializzata in volumi sul teatro e l’arte d’avanguardia.
Nel 1975 inaugura a Torino il Cabaret Voltaire, sala che ha ospitato personalità quali il Living Theater, Bob Wilson, Pina Bausch, Tadeusz Kantor, John Cage, Philip Glass, Allen Ginsberg e Laurie Anderson, Rino Sudano, Meme Perlini, Emanuela Kustermann e Giancarlo Nanni, e che fino al 1994 sarà al centro della sua attività di produzione e programmazione teatrale. Un'attività espressa anche nella produzione di spettacoli come Ecce Homo Machina (Biennale di Venezia 1981) o Storia Universale dell’infamia/Ultimi giorni dell’umanità (da Borges e Kraus, Torino 1980) e nell'organizzazione di manifestazioni quali, per esempio, il Festival Internazionale del Nuovo Teatro di Chieri tra il 1987 e il 1992. È stato Docente presso il DAMS all’Università degli Studi di Torino dagli anni Ottanta agli anni Novanta. Nel 2002 (anno della morte di Carmelo Bene) ha organizzato una grande mostra a Palazzo Barolo e un Convegno alla Galleria d'Arte Moderna a cui hanno partecipato critici, studiosi, letterati, attori, fotografi e produttori che hanno lavorato, conosciuto e apprezzato la vita e l'arte di uno tra i più grandi interpreti del Novecento. Gli atti di quelle giornate sono ora raccolti nel volume Il sommo Bene: ricordi, testimonianze e racconti dal mondo della cultura e dello spettacolo, a cura di Rino Maenza, Kurumuny, Calimera 2019.