Federazione italiana lavoratori spettacolo. Fils-Cgil

  • Storia

    La Fils-Cgil è la federazione dei lavoratori dello spettacolo e del tempo libero. La storia di questo sindacato inizia nel 1946 (congresso costitutivo di Firenze, 22-25 febbraio 1946), a questa federazione aderiscono vari sindacati di categoria dei lavoratori dello spettacolo, fra questi il sindacato Dacet, che organizzava i lavoratori degli esercizi cinematografici e, in seguito (1949), il sindacato nazionale professori d'orchestra¹. La vita di questa organizzazione si conclude nel 1982 con la costituzione della Federazione italiana lavoratori dell'informazione e dello spettacolo (Filis-Cgil) che è prodotto dell'unificazione fra la Fils e la Federazione italiana dei lavoratori poligrafici e cartai (Filpc-Cgil)². I settori di questa categoria sono: radiotelevisione (in forte espansione a partire dagli anni '70), cinema (suddiviso in produzione ed esercizio), industria discografica, teatro, musica, trattenimenti vari, manifestazioni sportive, apparecchi radio-tv ed altri beni ricreativi. Il numero di iscritti a questo sindacato non è molto alto, a livello nazionale supera di poco le 15.000 tessere, mentre in Piemonte non raggiunge quota 1.000 e quasi tutti a Torino.
    1. Non risulta chiara la dinamica delle adesioni dei sindacati di categoria alla federazione Fils, cioè dei rapporti tra federazione e questi sindacati, soprattutto fra la federazione e i sindacati (o organizzazioni para-sindacali) o le associazioni professionali del settore spettacolo e tempo libero (ad esempio, la Sai e lo Smi non è chiaro se confluiscono nella Fils nel 1978). Altri sindacati aderenti alla Fils sono: Sindacato naz. ippica e sport; sindacato cinema produzione; sindacato attori prosa; sindacato naz. professori d'orchestra.
    2. La Fils ha molto risentito nelle sue vicende politico-organizzative della peculiarità di un settore caratterizzato da profonde differenze di condizioni di lavoro, e da atteggiamenti corporativi che rendono talvolta confusi o ambigui i rapporti di questi lavoratori con la federazione, ne è un esempio il rapporto con l'organizzazione Società attori italiani (Sai) che a seconda dei casi è di vicinanza oppure di conflittualità; molti attori hanno la doppia tessera essendo iscritti sia alla Filis e sia alla Sai e questo determina confusione in quanto la Sai è per alcuni versi pure lei una organizzazione sindacale le cui posizioni sono talvolta non esattamente coincidenti con quelle della Filis; medesimo discorso può essere fatto per il Sindacato musicisti italiani (Smi) e per i discografici. Queste situazioni sono determinate soprattutto dalle condizioni in cui prestano la loro opera i lavoratori, caratterizzate, in alcuni settori, da una forte mobilità, da una controparte estremamente variegata e, non ultima, dalle individualità espresse dagli stessi lavoratori. Gli unici settori costantemente rappresentati nella categoria, cioè relativamente stabili nel loro rapporto con la confederazione, sono quelli dei dipendenti dei cinematografi, dei teatri e della Rai. Altro settore della categoria è quello dello sport (a Torino soprattutto ippica) che non è molto rappresentato in quanto oltre al numero esiguo di lavoratori vede la presenza di una situazione sindacale alquanto precaria.