Virgilio Luisetti nacque a Campiglia Cervo il 2 dicembre 1889 da una famiglia di modeste origini. Poco tempo dopo la sua nascita la famiglia si trasferì a Biella, dove Virgilio Luisetti frequentò le scuole tecniche e quindi iniziò la sua attività di operaio tipografo.
Entrò a far parte del Partito Socialista in giovanissima età, rivestendo in seguito ruoli diversi: sindacalista, consigliere provinciale e comunale nel 1914, giornalista e direttore del Corriere di Biella e poi dell’Avanti! clandestino, vicesegretario della Federazione operai edili e, dal 1920 al 1924, sindaco di Biella.
Durante il periodo fascista ridusse al minimo la sua attività politica lasciando la carica di sindaco e occupandosi della sua tipografia.
All’inizio della guerra si dedicò alla riorganizzazione del Partito Socialista e alla lotta di Liberazione (come Alfonso Ogliaro, suo cugino e compagno di partito). Dal luglio ’43 partecipò ai vari comitati clandestini di opposizione al regime. Ricercato e clandestino a Torino, fece parte del Comitato di Liberazione piemontese e dell’Alta Italia.
Al termine della guerra fu rieletto sindaco di Biella nel 1946 e ricoprì l’incarico di segretario regionale del Psi; successivamente, membro del Comitato direttivo nazionale, venne eletto deputato dell’Assemblea Costituente e in seguito senatore della Repubblica.
Morì a Biella il 30 gennaio 1952.