Minoletti, Bruno (Pareto)

    Data di esistenza

    Data di nascita : 27/07/1903

  • Pseudonimo, nome assunto

    Pareto

  • Biografia

    Nato a Milano da una famiglia di origine piemontese, si iscrive giovanissimo al Partito liberale e all’età di diciannove anni ne diventa il segretario giovanile cittadino. Già in quel periodo rivela profondi convincimenti antifascisti, attraverso una serie di articoli di carattere politico-culturale pubblicati su vari giornali e riviste. Nel 1926 si trasferisce a Genova, dove continua a svolgere attività politica grazie ai contatti con Emilio Borzino, Emanuele Sella e i coniugi Rensi. Contemporaneamente si laurea in giurisprudenza, ma nel 1928 viene arrestato e detenuto per un breve periodo. Ripresa l’attività politica all’inizio degli anni Quaranta e stabilito un contatto con Ferruccio Parri, si adopera nella costruzione di un fronte antifascista unitario. Dopo il 25 luglio collabora con Mario Albini (Giorgi), Errico Martino (Parini) e Francesco Manzitti (Marchetti) alla ricostituzione del Pli in Liguria, rappresentando il partito nel Cln ligure sin dal momento della sua costituzione,  svolgendovi un prezioso lavoro di collegamento con le bande partigiane dell’entroterra e  amministrando il “prestito della Liberazione”. Costretto, nell’aprile 1944, a lasciare il lavoro per essersi rifiutato di prestare giuramento alla Rsi e ricercato dalla polizia, entra in clandestinità, lasciando a Giovanni Savoretti (Lanza) la rappresentanza liberale nel Cln. Trasferitosi a novembre a Milano insieme con la moglie Virginia, collabora con il Clnai, tenendo i contatti tra il capoluogo lombardo e Genova. Subito dopo la Liberazione diventa commissario del Clnai e fiduciario del Governo militare alleato, mentre risale all’anno successivo il suo distacco dal Pli, del quale non condivide i nuovi orientamenti conservatori. Protagonista della vita economica e culturale genovese, è stato segretario della Camera di commercio dal 1945 al 1962, presidente dell’Istituto storico della Resistenza agli inizi degli anni Cinquanta e, nel decennio successivo, direttore generale dei trasporti della Cee.
     


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