Eugenio Mollino nasce a Genova nel 1873 e si laurea in ingegneria presso la Scuola di Applicazione per gli ingegneri di Torino nel 1896. Prima di giungere a Torino per gli studi universitari trascorre diversi anni a Voghera, paese di origine della famiglia, dove si trasferisce ospite di due zie modiste alla morte precoce dei genitori. Vince per concorso la borsa di studio Grattoni con la quale entra gratuitamente nel locale Convitto nazionale. Il legame con Voghera non sarà mai interrotto tanto che diversi sono gli interventi progettuali in particolare per edifici pubblici: la scuola elementare (1907), il palazzo poste e telegrafi (1907), l'ospedale (1908), l'ampliamento dell'orfanotrofio e l'istituto agricolo (1922), la Casa del Balilla (1933) e la Casa del Fascio (1934), quest'ultima con il figlio Carlo, fino alla tomba di famiglia (1952).
Dopo la laurea e i primi anni di impiego al Comune di Torino Eugenio Mollino avvia, nel 1899, un proprio studio professionale. Esponente di rilievo della cultura politecnica torinese nel settore edilizio, Eugenio Mollino conduce per oltre cinquant'anni un'intensa attività che spazia dalla progettazione di ponti, centrali elettriche, strade, abitazioni, scuole, ospedali, edifici industriali e tombe, alle perizie statiche o estimative. Affianca spesso alla progettazione una competente direzione del cantiere, attenta alla soluzione dei problemi tecnici e impiantistici.
Il progetto e il cantiere cui deve la fama e che lo occuperà, in collaborazione con l'ingegner Michele Bongioanni, per quasi vent'anni è quello dell'ospedale Maggiore di San Giovanni Battista in Torino, meglio noto come ospedale "Molinette", dal toponimo dell'area su cui sorge. La prima stesura risale al 1915, il progetto definitivo, dopo quattro elaborazioni, vede la luce tra il 1927 e il 1929. L'anno successivo ha inizio il cantiere, diretto dallo stesso Eugenio Mollino, che si conclude con l'inaugurazione il 9 novembre 1935.
Eugenio Mollino muore a Torino nel 1953.