Fondazione Carlo Donat-Cattin - Polo del '900

Annotazione giornaliera dell'attività del ministro del Lavoro Donat-Cattin dall'insediamento del 6 agosto 1969 al marzo 1972

Unità archivistica
  • Segnatura archivistica

    FCDC TO Archivio Carlo Donat-Cattin 559

  • Data

    06/08/1969 - 10/03/1972

  • Contenuto

    Unito "Documenti dati al Presidente del Consiglio per la crisi di primavera 1970": notizie di agenzia (Forze Nuove, Ansa, etc.) con dichiarazioni di Carlo Donat-Cattin, estratti da giornali, etc. (29 gennaio-6 agosto 1970).

  • Note

    Stralci degni di nota dal documento:
    "1969
    6.8 Insediamento
    [...]
    5.9 Incontro con organizzazioni sindacali per esame problemi che interessano il mondo del lavoro, situazione sindacale e provvedimento legislativo. Le conversazioni offrivano il riconfermato proposito dei sindacati operai di sviluppare la loro azione sul terreno del civile confronto e la condanna delle marginali manifestazioni di "disturbo". La estraneità dei tentativi di "surriscaldare l'autunno" e il proposito di affrontare le imminenti scadenze contrattuali in modo da sottrarle alle speculazioni che da varie parti su di esse si cerca di imbastire.
    [...]
    9.10 Invito alla Confindustria e all'Intersind a riprendere le trattative per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici.
    [...]
    10.11 Incontro sindacati metalmeccanici e Intersind per rinnovo contratto.
    12.11 Incontro sindacati metalmeccanici e Confindustria
    13.11 ... Conclusione vertenza metalmeccanici.

    1970
    7.1 Incontro segreterie confederali esame situazione rinnovi contrattuali e preoccupazioni in ordine alle numerose denunce contro lavoratori.
    [...]
    25.2 Risoluzione vertenza Autoferrotranvieri che riguarda circa 90.000 lavoratori.
    [...]
    3.7 Rinnovo contratto collettivo nazionale dei lavoratori del commercio (l'accordo riguarda circa 700.000 lavoratori).
    6.7 Commento su decisione unitaria tre confederazioni sindacali per sospendere lo sciopero generale indetto per il 7 luglio: "debbo sottolineare il senso di responsabilità dimostrata dai dirigenti CGIL, CISL e UIL che in luogo di spargere voci di paure, come è avvenuto in alcuni ambienti finanziari, hanno responsabilmente deciso di sospendere lo sciopero generale del 7 luglio".
    10.7 Rinnovo contratto collettivo nazionale di lavoro dei poligrafici dipendenti da quotidiani e agenzie stampa.
    [...]
    Dichiarazione del ministro Donat-Cattin
    La firma dei contratti di lavoro degli elettrici e dei tessili conclude positivamente il lungo ciclo di rinnovi contrattuali iniziatosi nell'autunno scorso.
    Affermammo all'inizio delle vertenze che dall'autunno sindacale saremmo usciti tutti un po' diversi: si è allargata l'area della libertà sui luoghi di lavoro, si è fatta più incisiva la presenza del sindacato in fabbrica e se ne è potenziato il ruolo nella società, con accresciute responsabilità; si è avviata una politica di alti salari che ha proposto e propone scelte ad essa coerenti sul piano economico generale. Insomma la condizione umana è migliorata.
    Con il contratto degli elettrici i sindacati hanno dimostrato un alto senso di responsabilità, consapevoli che la più grande riforma di struttura, realizzata con la nazionalizzazione dell'industria elettrica, andava difesa proprio dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali che l'avevano reclamata e sostenuta.
    Il contratto dei tessili giunge infine ad una categoria di grandi tradizioni nella vita sociale del nostro Paese che ha sopportato in un secolo durissimi sacrifici e si riscatta ora dal sottosalario, come ieri si è riscattata dal super sfruttamento delle donne. Non dobbiamo più pensare alle aziende tessili come ad un gruppo produttivo da proteggere con le paghe industriali più basse d'Italia. Anche questa industria deve camminare nel solco del rapido sviluppo tecnologico e ad essa lo Stato dovrà rivolgersi per sostenerla non con sovvenzioni ma con un organico sistema di incentivi.
    La legge tessile, oggi ancora all'esame del Parlamento, risente di una mentalità superata mentre occorre uno strumento, non soltanto finanziario inquadrato nella programmazione economica.
    L'onere che il contratto di lavoro pone sull'industria tessile è forte ma non è troppo in rapporto allo squilibrio esistente con le remunerazioni degli altri settori. Noi crediamo tuttavia che il peso non sia insopportabile dagli imprenditori lanieri e cotonieri se essi punteranno decisamente sull'espansione.
    Ma questa mi sembra anche l'occasione per esprimere il vivo apprezzamento del Ministro del Lavoro a tutte le organizzazioni sindacali, dei lavoratori e dei datori di lavoro, per il senso di responsabilità che ha guidato la loro azione, per la costruttiva volontà di superare i momenti difficili, per la fattiva collaborazione realizzata.
    Abbiamo davanti buone prospettive di sviluppo; il loro realizzarsi è legato alla capacità di porre al suo servizio tutto quanto di positivo ha animato l'autunno sindacale.
    24 aprile 1970

    1971
    [...]
    25.2 Firma contratto nazionale di lavoro giornalisti per il biennio 1971-1972
    [...]
    16.4 Incontro con associazioni nazionali dei lavoratori alberghieri e della federazione associazione italiana alberghi e turismo (Faiat). Invitate le parti ad iniziare trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro della categoria in sede sindacale.
    [...]

    1972
    [...]
    4.2 Presentata proposta per risolvere vertenza Alfa Romeo riguardante aumenti dei minimi di categoria, anzianità nella seconda e nella prima categoria, premio di produzione, paghe e stipendi.
    17.2 Raggiunto accordo tra le parti per i lavoratori dell'Alfa Romeo.
    17.2 Riunione con le tre confederazioni nazionali dei lavoratori e il Presidente della Montedison dr. Cefis; è stato avviato un esame della situazione Montedison, delle tendenze, direttive e ipotesi per ristabilire condizioni economico-produttive valide e per sviluppare le attività produttive e l'occupazione del gruppo.
    [...]
    8.3 Firma accordo per l'Alfa Romeo..
    [...]
    10.3 Mediazione fra confederazioni dei coltivatori diretti e l'alleanza contadina raggiungendo una intesa di massima per il rinnovo del patto nazionale di lavoro con le federazioni nazionali dei braccianti. Invito alle parti a non procedere al perfezionamento degli accordi e alla loro siglatura intendendo compiere ogni sforzo per reinserire nel colloquio contrattuale la confagricoltura per giungere alla definizione di un patto bracciantile che valga per tutta l'agricoltura italiana. Le parti hanno accolto l'invito.[...]"


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