Il fondo è costituito esclusivamente da documentazione prodotta dall'attività di Isacco Levi, fatta eccezione per poca corrispondenza della madre (u. a. 8). Isacco nacque a Torino il 18 agosto 1926 da Adolfo e da Emilia Momigliano (sorella di Davide, che fu per circa quarant'anni segretario della comunità ebraica di Torino). Compì tutti gli studi presso la scuola ebraica Colonna e Finzi di Torino, ma durante la seconda guerra mondiale dovette lasciare la città: dopo il bombardamento del novembre 1942, Isacco fuggì dapprima a Saluzzo con alcuni familiari, riparando insieme al fratello Roberto dagli zii Marco e Pia Levi, quindi a Ceretto di Costigliole. Tornato a Torino alla fine della guerra, assunse i primi incarichi nella comunità ebraica nel 1945: fu da subito cantore e shochet, macellaio rituale, e si occupò delle officiature religiose nella sinagoga della casa di riposo, fino a che gli arredi vennero spostati nella sinagoga della comunità che rimase l'unica funzionante. Fra le molte sue attività nell'ambito della vita comunitaria si può anche ricordare il lavoro di segretario della scuola media. Si sposò e si separò dalla moglie, da cui aveva avuto un figlio, Daniele, morto nel 1982 in un incidente stradale. Isacco trascorse gli ultimi anni insieme all'anziana madre e morì settantaquattrenne il 3 marzo 2000. Per altre notizie e per un albero genealogico della famiglia cfr. G. Arian Levi, "Isacco Levi. La religione del cuore", Silvio Zamorani, Torino 1995.