Collezioni storiche del Politecnico di Torino

Esposizione di Architettura e Arti Decorative di Torino del 1928: La Casa degli Architetti a opera del GANT

Unità archivistica
  • Tipologia
    Unità archivistica
  • Descrizione
    Esposizione di Architettura e Arti Decorative di Torino del 1928: La Casa degli Architetti a opera del GANT
    L'interesse per la casa, per la cultura architettonica non è un fatto nuovo ma è nuova certamente la dimensione nazionale che assume tale interesse alla fine degli anni venti. Questa tendenza va letta in un orizzonte di razionalizzazione più amplio nato da una rivoluzione nell'organizzazione del lavoro industriale su base tayloristica; anche il lavoro domestico se vuole realmente assumere un carattere di modernità, deve uniformarsi a questa razionalizzazione della produzione. Il problema della casa ideale, della casa moderna diviene tema centrale di una serie di articoli pubblicati sui giornali di architettura e che danno inizio a un vero e proprio dibattito; il tema è inoltre centrale per le Esposizioni dove gli architetti provano a dare un'interpretazione in chiave moderna dello spazio domestico. Non è quindi un caso che anche il soggetto scelto da quel gruppo di Architetti Novatori che si sta formando a Torino in questi anni è il progetto di una casa. Il Padiglione denominato la Casa degli Architetti è una "casa tipica che un gruppo di Architetti di spirito moderno ha studiato e offre alla conoscenza del pubblico. Essi hanno voluto portare a questa abitazione tipica l'intero corredo professionale di idee, di esperienze, di coltura e di tecnica che accompagna oggi, nella mente di un architetto moderno, la concezione delle casa". A ognuno di essi è dato il compito di progettare una stanza in cui "prima di ogni volo lirico decorativo, prima di ogni esperimento stilistico, vi sia l'attento e amorosa raccoglimento degli architetti sulle funzioni alle quali una casa deve rispondere e l'impiego per loro di tutte le risorse tecniche moderne per soddisfarle" .La novità più importante dell'opera sta infine nell'aver cercato di coinvolgere esperienze tecniche e stilistiche, trovando il giusto equilibrio base del nuovo gusto. La stanza arredata da Melis è la camera da letto del ragazzo. In essa trovano impiego tutti quei materiali che avranno larga fortuna negli anni fra le due guerre e che si riveleranno una costante in tutta l'opera di Melis: l'uso del linoleum per il pavimento, che ritroveremo nel salone principale della sede per la Reale Mutua di Assicurazioni, il colore degli arredi molto scuro. L'ambiente, che verso la porta di ingresso ha lo spazio necessario per il passaggio, va rapidamente ingrandendosi verso le pareti vetrate e verso l'apertura che introduce al vano del letto, così nelle pareti inclinate verso la finestra che ricevono luce sotto un angolo favorevole, possono trovar posto mobili che possono essere usati per la lettura.
  • Consistenza
    4 disegno