ISMEL - Polo del '900

Fotografie

Serie
  • Data

    Ultimo quarto del XX sec.-inizio del XXI

  • Contenuto

    L’archivio fotografico copre un arco cronologico di circa un trentennio, dalla metà degli anni '70 ai primi anni duemila, e testimonia l'attività di Stalker Teatro e dell’antecedente Compagnia del Bagatto, l'originaria compagine da cui ha preso le mosse, negli anni '80, l'attuale formazione.
    I soggetti preminenti sono naturalmente spettacoli teatrali e performance, non solo dei due gruppi, ma anche di altri artisti e compagnie, ospiti delle molte edizioni di rassegne e festival con cui Stalker ha animato, nei decenni, la scena culturale locale. 
    Ampiamente documentate sono altresì le attività laboratoriali, quelle di preparazione degli attori e quelle condotte nelle scuole e nelle strutture di assistenza, e più in generale il lavoro che con forte vocazione sociale e di comunità Stalker Teatro ha diffuso sul territorio, con speciale attenzione ai contesti marginali.
    Non solo immagini di attrici e attori, quindi, e di oggetti e materiali di scena fortemente connotati dall’interesse per le arti plastiche e la ricerca visiva: il campo si allarga a includere il pubblico, spesso partecipe di ampie azioni corali, gli studenti coinvolti nei laboratori, i bambini attori e spettatori del teatro ragazzi, i degenti e gli operatori di reparti di cura, in un’ampia dimensione collettiva.
    Luoghi diversi fanno da sfondo alla storia della compagnia, che si snoda dalle stanze dell’ex-Ospedale psichiatrico di Collegno alle Serre comunali di Grugliasco, dove nel 1985 lo spettacolo “Stalker. I sognatori della realtà” crea un memorabile evento di teatro ambientale a percorso; dalle piazze, dalle strade, dalle gallerie coperte del centro di Torino al complesso di archeologia industriale di Cittadellarte a Biella; dalle Officine Caos, attuale sede operativa della compagnia nel quartiere delle Vallette, alle varie mete di trasferte e scambi nazionali e internazionali.

    L'insieme è costituito da oltre 5300 positivi (gelatina ai sali d'argento su carta) in bianco e nero e a colori, di vario formato; oltre 11900 fotogrammi di negativi (gelatina ai sali d'argento su pellicola) in bianco e nero e a colori, quasi sempre in formato mm 24x36; oltre 3100 diapositive (gelatina ai sali d'argento su pellicola) in bianco e nero e a colori, quasi sempre in formato mm 24x36.
    L'approssimazione nel conteggio si deve alla difficoltà di esaminare una parte del fondo, che risulta seriamente danneggiata a causa di pregressi incidenti di conservazione.

    Nel 2018 l’archivio fotografico è stato oggetto di una prima ricognizione volta a precisarne il profilo e a valutarne la consistenza e le condizioni di conservazione.
    Per agevolare l'individuazione e il reperimento dei materiali, nonché successive e più capillari operazioni di schedatura e riordino, sono state redatte schede provvisorie su tracciato ICCD. Esse descrivono lo stato presente del fondo e delle aggregazioni al suo interno, così come osservabili  e senza alcun intervento di riordino.
    Sono stati esclusi da questa prima fase i fototipi il cui stato di conservazione è apparso più precario e alcuni materiali sciolti non immediatamente riconducibili ai raggruppamenti individuati.

    Nel 2022 il percorso di qualificazione riprende con la disponibilità della Compagnia Teatrale a diventare un Case Study durante il tirocinio extra curriculare di Irene Rubiano, finalizzato all’acquisizione di competenze professionali nell’ambito del Master di I livello in “Archivi fotografici: digitalizzazione, catalogazione, valorizzazione” attivato dall’Università degli Studi di Trieste, Dipartimento Studi Umanistici.

    Il Fondo Fotografico di Stalker Teatro è diventato strumento di ricerca e oggetto di valorizzazione, un esempio concreto, finalizzato a farsi «Testimonianza materiale avente valore di civiltà» (art. 2, comma 2, del D.Lgs.  42/2004, “Codice dei beni culturali”).


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