Centro Einstein di studi internazionali - CESI (già Centro europeo di studi e informazioni)

Centro Einstein di studi internazionali - CESI (già Centro Europeo di Studi e Informazioni)

Fondo
  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica 1964 - 2018
    • Datazione * 1964 - 2018

  • Descrizione

    Nota storico-istituzionale
    Il Centro Einstein di studi internazionali – CESI di Torino è un’associazione culturale senza scopi di lucro fondata nel 1965, nel contesto delle strategie e degli obiettivi del Movimento federalista europeo - MFE, in una prima fase con la denominazione Centro europeo di studi e informazioni. Nel 1994 assume l’attuale denominazione intitolata a Albert Einstein, pacifista europeista e federalista nell’epoca tragica delle guerre mondiali, politicamente impegnato in orizzonti sia europei sia globali, riconosciuto come figura storica di riferimento dell’associazione. 
    Il Centro realizza fin dalla fondazione, e secondo il proprio Statuto (1), studi e ricerche, convegni e dibattiti, attività editoriali, pubblicistiche e di comunicazione, iniziative di formazione rivolte a studenti e docenti e più in generale ai cittadini (fra le quali il Seminario di Bardonecchia promosso dalla Consulta europea della Regione Piemonte), quasi sempre in collaborazione con altri attori istituzionali e associativi. Pubblica in particolare, dal 1999 (2), la rivista quadrimestrale in lingua inglese The Federalist Debate.
    Ulteriori notizie sulla storia e le attività del Centro all'indirizzo www.centroeinstein.eu (consultato dicembre 2019).
    (1) art.2 Scopo dell’Associazione è quello di svolgere attività di istruzione, di formazione e di ricerca scientifica nel campo delle scienze politiche, economiche e sociali, con speciale riguardo al processo di unificazione europea e mondiale, allo scopo di portare un contributo di ordine scientifico, culturale, di formazione e di istruzione all’elaborazione, all’approfondimento e alla divulgazione dei principi federalisti nelle loro diverse applicazioni in Europa e nel mondo, mediante il superamento dell’attuale sistema degli Stati nazionali sovrani e indipendenti.
    (2) La rivista nasce in ambito federalista nel 1987, dal 1999 la redazione è affidata al Centro. 


    Nota archivistica
    - estremi cronologici 
    1964 - 2018 con raccolta di documentazione in originale e in copia dal 1944.

    - consistenza
    8  metri circa - 165 fascicoli contenuti in 81 unità di conservazione (di cui 7 conservate presso la sede e 74 presso il Polo del '900).

    - storia archivistica 
    L’archivio è costituito dalle carte prodotte dal CESI nello svolgimento della propria attività. Il Centro ha aderito al progetto culturale torinese del Polo del ‘900. In previsione di questa nuova fase della propria vita ha ritenuto necessario predisporre le carte prodotte e conservate fino al 2018 alla consultazione degli studiosi e dei cittadini. A questo scopo ha affidato il riordino dell’archivio alle archiviste Anna Borgi e Marina Brondino.

    - descrizione
    Al momento dell’affidamento dell’incarico le carte erano conservate in armadi e scaffalature collocate in diverse stanze della sede di via Schina 26, in generale contenute in raccoglitori ad anelli.
    L’intervento sulle carte è stato condotto rispettando quando possibile l’ordinamento originario, limitandosi a sostituire e rimuovere i materiali non adeguati alla conservazione, quali ad esempio raccoglitori in plastica e ad anelli, cartelline in plastica e colorate, fermagli metallici.
    Per la schedatura l’ente ha scelto di utilizzare la piattaforma web based Collective Access per il Polo del ‘900 (con le credenziali dell’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini).
    Per ciascuna unità archivistica (fascicolo/registro) sono stati riportati i seguenti dati:
    - soggetto produttore
    - segnatura 
    - attribuzione di titolo al fascicolo (dando conto di eventuale titolo originale nel campo descrizione del contenuto)
    - descrizione del contenuto
    - arco cronologico nella forma: anno iniziale– anno finale
    - indicizzazione dei nomi e degli enti presenti nella descrizione 
    - segnalazione in campo note di eventuali peculiarità o di indicazioni utili alla gestione dell’archivio.
    Alle unità archivistiche è stata assegnata una numerazione a corda aperta per ciascuna serie costituita da una sigla alfanumerica. Esempio: Cesi 1.3
    Tutte le operazioni sono state effettuate in accordo con la Soprintendenza archivistica e bibliografica per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

    - struttura
    Il fondo è stato strutturato in dieci serie.

    Serie 1. Atti costitutivi e deliberativi                        
    (5 fascicoli; 1965-2018)
    Si segnalano numerose lacune, in particolare tra gli atti deliberativi
    Le lacune documentarie (in particolare dei verbali delle assemblee tra il 1987 e il 1998) sono state poste all’attenzione del Centro che ha effettuato nel febbraio 2020 una ricognizione presso lo studio di commercialisti che ne cura gli interessi, dove è stata constatata la presenza di due sole cartelline contenenti fotocopie di verbali di assemblea già presenti in sede. Dato l’esito negativo della ricerca il materiale è da considerarsi disperso, molto probabilmente a causa dei molteplici traslochi che il CESI ha dovuto effettuare negli anni.

    Serie 2. Amministrazione     
    (14 fascicoli; 1977-2016)
    Analogamente a quanto descritto nella precedente serie, anche questa si presenta piuttosto lacunosa. La documentazione maggiormente rappresentata è quella relativa alle richieste di finanziamento.

    Serie 3. Contabilità                                    
    (4 fascicoli; 1964-2017)
    Come descritto per le due serie precedenti anche per le carte contabili sono evidenti delle lacune, in particolare per quanto riguarda i registri di cassa, totalmente assenti, e i rendiconti, presenti solo in copia e relativi soltanto agli anni dal 1982 al 1984.

    Serie 4. Corrispondenza                                
    (24 fascicoli; 1964-2010)
    La serie comprende, oltre alla corrispondenza ricevuta e alle copie e minute della corrispondenza in partenza, tutti gli allegati e numerosi documenti riguardanti rapporti e attività importanti sia del Centro che dei suoi principali componenti. Questa serie risulta pertanto fondamentale per la ricostruzione delle relazioni e delle attività del Centro. 
    Nei primi anni 2000 si assiste a un progressivo decremento della corrispondenza cartacea a favore di scambi digitali di e-mail con allegati, che in un primo momento si provvede parzialmente a stampare. A partire dal 2011 la documentazione è conservata prevalentemente in digitale e si è scelto di mantenere nell’archivio corrente la scarsa produzione cartacea.

    Serie 5. Studi e iniziative pubbliche                        
    (46 fascicoli; 1965-2015)
    In questa serie sono conservate raccolte di documentazione su argomenti specifici, ad esempio l’ambiente e il lavoro, e generali sull’Europa, oltre a documenti organizzativi, programmi e relazioni delle numerose iniziative realizzate dal CESI, di cui, in alcuni casi, sono presenti solo i cartoncini di invito. Si rimanda alla consultazione della Serie 4. Corrispondenza per approfondimenti sulla genesi e sulla rete di relazioni alla base delle iniziative. 

    Serie 6. Seminario di Bardonecchia                        
    (29 fascicoli; 1985-2017)
    A partire dal 1985 il CESI organizza a Bardonecchia, in collaborazione con la Regione Piemonte, un seminario di studi europei rivolto ai giovani. 
    Nella serie è conservata la documentazione organizzativa e contabile, gli elenchi dei partecipanti, i programmi, i materiali distribuiti, gli elaborati e i questionari di valutazione.

    Serie 7. The Federalist Debate                            
    (8 fascicoli; 1999-2018)
    La rivista nasce in ambito federalista nel 1987, dal 1999 la redazione è affidata al Centro.
    In questa collocazione si è scelto di conservare, oltre alla documentazione redazionale, una copia di tutta la produzione a stampa del periodico quadrimestrale curato dal CESI. Alle schede sulla piattaforma digitale Collective Access per il Polo del ‘900 sono stati effettuati i collegamenti alle edizioni digitalizzate del periodico all’indirizzo www.federalist-debate.org.

    Serie 8. World Federalist Movement - WFM                    
    (12 fascicoli; 1991 - 2018)
    La serie permette di studiare i rapporti con il WFM curati in particolare da Lucio Levi.

    Serie 9. Casa d’Europa                                
    (19 fascicoli; 1980 - 2011)
    La serie conserva la documentazione relativa alla vita della Casa torinese e ai suoi rapporti con le altre Case d’Europa e le Federazioni tra le Case d’Europa.

    Serie 10. Fedeuropa – Federazione dei Centri studi sui problemi dell’Europa      
    (4 fascicoli; 1981 - 1982)
    La serie comprende documentazione relativa alla costituzione e all’attività della Federazione tra i cui promotori è il CESI.

    Avvertenza: l’archivio del CESI sarà solo parzialmente (serie da 4 a 10) trasferito presso la sede del Polo del ‘900, e provvisoriamente ospitato presso i depositi dell’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini nel Palazzo San Daniele in Torino, via del Carmine 14. Le prime tre serie comprendenti gli atti costitutivi, deliberativi, amministrativi e contabili, saranno mantenute nella sede attuale di via Schina 26.

    - condizionamento
    Le unità archivistiche sono state condizionate in cartelline e collocate in contenitori chiusi in cartone (scatole).
    Su ogni cartellina è apposta la denominazione del fondo e la segnatura identificativa dell’unità; sul dorso di ogni contenitore è riportata la denominazione del fondo, la segnatura delle unità contenute, il numero di corda del contenitore fisico. 
    Si precisa che il numero di corda del contenitore è accompagnato dall’indicazione del deposito in cui è conservato. Questo in considerazione del fatto che una parte dell’archivio (serie 1-3) sarà conservata nella sede di via Schina 26, mentre una parte (serie 4-10) sarà trasferita nel deposito messo a disposizione dal Polo del ‘900 in via del Carmine 14. 
    Pertanto, allo scopo di facilitare la gestione delle carte sia da parte dell’ente sia da parte del personale preposto alla consultazione presso il Polo del ‘900, si è scelto di apporre sui contenitori le diciture Sede (per via Schina) e Polo (per via del Carmine) seguite dalla numerazione specifica che riparte da 1 per ciascun deposito e rende conto della quantità complessiva delle scatole conservate nei rispettivi depositi (per Sede 1 di 7, 2 di 7 e così via, per Polo 1 di 74, 2 di 74 e così via).

    - strumenti di consultazione
    Oltre alle schede sulla piattaforma Collective Access per il Polo del ‘900, che potranno essere rese consultabili online (integralmente o parzialmente, in base alle indicazioni del CESI), è stato redatto un inventario in formato pdf, Word e cartaceo, corredato da note storiche, introduzione archivistica e indici.

  • Sito web


Per informazioni e consultazione scrivere a:

archivio.biblioteca@polodel900.it