Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino

Giorgina Levi intervista Nigel Balocco e Renzo Cavallo sulla loro esperienza nella Società di Mutuo Soccorso “Campidoglio”

Audiovisivo
  • Segnatura definitiva

    Fipag/GA_Levi/Audio, raccoglitore 1, audiocassetta 2

  • Durata

    29 minuti

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica 17 novembre 1986
    • Datazione * 17 novembre 1986

  • Descrizione

    L’intervista inizia con la testimonianza di Nigel Balocco, revisore della Società di Mutuo Soccorso “Campidoglio” che esprime il suo personale giudizio sull’ente oggi, elogiando l’attività del presidente e criticando la discontinua disponibilità dei soci (circa 240-250). Risponde a domande sulla struttura direttiva della società, sull’organizzazione delle riunioni e sulle principali attività sportive (bocce e bigliardo) e feste (capodanno e carnevale). Segue la testimonianza di Renzo Cavallo, presidente della società: ricorda di essere stato coinvolto nella struttura direttiva della Società alcuni anni prima, dall’allora presidente Giuseppe Re, a seguito di un dissidio tra gli anziani, che intendevano difendere i valori fondanti della Società e il gruppo dei giovani che volevano spingere il profilo del circolo in senso più strettamente commerciale. Cavallo viene chiamato da Re come mediatore tra le due impostazioni. Dopo la sua elezione a presidente, la tensione tra i due gruppi è lentamente rientrata e i soci ora collaborano alla vita della società secondo le proprie possibilità. La società è organizzata secondo lo spirito della “Tavola lunga”: si intende garantire agli anziani uno spazio di socialità, in un ambiente familiare e sicuro, aperto a tutti, a prescindere dalle possibilità economiche del singolo, gestito secondo uno spirito di assoluta collaborazione dei soci Cavallo racconta come, durante la sua presidenza, si sia proceduto a rivedere e modificare lo statuto, aggiornandolo alle leggi vigenti e siano stati effettuati piccoli lavori di manutenzione dei locali della sede, investendo in modo particolare nella messa in sicurezza dell’archivio della Società. Gli ultimi tre minuti dell’intervista sono in piemontese


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