Giorgina Levi nasce nel 1910 a Torino. Laureata a pieni voti nel 1933 presso l'Università degli Studi di Torino, diventa insegnante di lettere di ruolo nei ginnasi superiori statali.
Nel 1929 vince una borsa di studio universitaria del Collegio delle Provincie e nel 1938 quella biennale della Dante Alighieri per studi orientali a Rodi che nel 1939 le viene tolta essendo lei ebrea. A causa delle leggi razziali fasciste del 1938 emigra in Bolivia, insieme al marito E.Arian. Qui insegna in pluriclassi elementari per i figli dei contadini e dei minatori indios e meticci nei villaggi andini di Zudanez, Villa Apacheta, e per i figli degli emigrati ebrei e spagnoli dall'Europa, a Oruro e a La Paz. Sempre in Bolivia insegna anche latino e introduzione alle lettere nelle Università di Sucre e di La Paz.
Nel 1943 fonda e dirige la sezione boliviana della "Alleanza Internazionale G.Garibaldi per la libertà d'italia" e nel periodo 1943-1946 collabora con la rivista del Partito Comunista Italiana Stato operaio, che allora aveva sede a New York, e con il settimanale antifascista "Unità degli italiani" di Buenos Aires. Mantiene contatti politici con molti emigrati antifascisti in America latina (Messico, Cile, Argentina, Uruguay.
Ritorna in Italia nel 1946, si iscrive al Pci e riprende l'attività d'insegnamento presso il liceo classico statale V.Gioberti.
Da 1947 al 1954 è segretaria dell'Associazione Italia-Urss, organizza il I Congresso nazionale dell'Associazione a Torino nel 1948; fa parte della delegazione culturale in Urss e nel 1951 pubblica il libro "Geografia dell'Urss".
Nel 1946 partecipa a Parigi al Congresso mondiale dei Partigiani della pace; nel 1948 diventa membro del Consiglio nazionale della scuola del Pci
Nel 1954 è responsabile culturale della federazione torinese del Pci, del cui Comitato federale fa parte dal 1951. Collabora con Ada Gobetti alla rivista "Scuola democratica" e poi con "Il giornale dei genitori", nello stesso periodo è attiva nel sindacato scuola, scrive articoli e tiene conferenze.
Nel 1956 è eletta per il Pci consigliere comunale a Torino, ruolo ricoperto sino al 1964. In questa sede interviene soprattutto per lo sviluppo della scuola pubblica di ogni ordine e grado, in particolare pone il problema delle scuole serali gratuite per i lavoratori-studenti.
Nel 1963 e poi di nuovo nel 1968 viene eletta deputata al Parlamento nelle liste del Pci nella circoscrizione Torino-Novara-Vercelli; durante le due legislature ricopre l'incarico di segretaria della Commissione Istruzione. Presenta proposte di legge sull'istituzione delle scuole materne statali, sui corsi serali per studenti lavoratori, sui concorsi unici per insegnanti elementari e varie inerenti l'istruzione in genere. Continua a svolgere numerose conferenze, dibattiti e incontri su tali temi in tutt'Italia. Fa parte dei comitati direttivi dell'Udi e dell'Adesspi di Torino
Nel 1963 fa parte con G.Chiaromonte della prima delegazione del Pci in Israele. Negli anni Settanta è incaricata dal partito come accompagnatrice di dirigenti di partiti comunisti di vari paesi dell'America Latina, del Vietnam, e tra l'altro conosce e trascorre tre settimane a Roma con Dolores Ibarruri la Pasionaria. Collabora con vari periodici tra cui "L'Unità", "Rinascita", "Vie nuove", "Riforma della scuola", "Nuova società", "Cubana. Latinoamerica". Importanti sono gli studi sulla storia degli ebrei in Piemonte che G.Levi pubblica sulla rivista "Rassegna d'Israel", tra questi si citano : "Sulle premesse sociali dell'emancipazione economica degli ebrei nel Regno di Sardegna" del 1952 e "I Montagnana: una famiglia ebraica antifascista" del 1982. Inoltre, nel periodo compreso tra il 1975 e il 1988, dirige il bimestrale di cultura ebraica "Ha Keillah". Nei primi anni Ottanta collabora con un gruppo di ricercatori esperti delle fonti orali e con loro partecipa a congressi internazionali ad Amsterdam nel 1981, ad Aix en Provence nel 1983, con un interesse particolare per l'associazionismo operaio.
Per quanto riguarda la sua produzione saggistica vanno ricordati i seguenti testi che G.Levi ha scritto da sola o in collaborazione con altri autori:
I lavoratori-studenti, Einaudi Torino 1969
Il Lingotto: storia di un quartiere operaio, Gruppo edit. piemontese Torino 1971
Il fascismo dipendente in America Latina, De Donato Bari 1976
L'associazionismo operaio a Torino e in Piemonte 1890-1926; L'associazionismo operaio e la cultura di classe nel dopoguerra; editi rispettivamente nel II e nel IV volume dell'opera Storia del movimento operaio, del socialismo e delle lotte sociali in Piemonte, De Donato Bari 1979, 1981
Donna privato e politico: storie personali di 21 donne del Pci, Mazzotta Mi 1979
La Società di mutuo soccorso Edmondo De Amicis, Coop Borgo Po Torino 1985
Cultura e associazioni operaie, F.Angeli Milano 1985
Cento anni di Casa Benefica 1889-1989, Ed. Casa Benefica Torino 1989
Il tempo del riposo, Ed. Feltrinelli Milano 1991
Infine è interessante ricordare il libro-intervista scritto insieme con M.Filippa che ripercorre le tappe degli anni dell'esilio in Bolivia: Avrei capovolto le montagne, Ed.Giunti Firenze 1990