Ugo Berga, nasce nel 1922, figlio di Olivio Berga e Lidia Montagnana, quindi cugino di Giorgina Levi. Maestro elementare, iscritto al PCI dal 1943, partigiano in Val di Susa, muore il 25/9/2018.
In questa prima parte dell’intervista Ugo Berga ripercorre i suoi ricordi relativi alla famiglia Montagnana nei suoi primi anni di vita fino al 1938, in un’intervista ricca di aneddoti. Emergono, nel racconto, le figure fondamentali della nonna Consolina Segre Montagnana e della zia Clelia, insegnante prima a Milano e poi a Torino.
Tra gli aneddoti raccontati da Berga si segnala:
1. il ricordo del viaggio del 1936 della nonna Consolina accompagnata dalla figlia Clelia, a Parigi per incontrare il figlio Mario, esule in Francia, e la figlia Rita, moglie di Togliatti, proveniente dall’URSS;
2. l’immagine dello zio Massimo, da sempre iscritto al partito, che veniva regolarmente arrestato nel momento in cui a Torino arrivava un qualche notabile fascista.
3. Il suo rapporto, a scuola, con la religione (episodio del “libero pensatore)
Ugo Berga racconta la sua infanzia in una famiglia fortemente antifascista, le privazioni della famiglia, aggravate nel 1938 dalla promulgazione delle leggi razziste che provocano il licenziamento della zia Clelia (che per 10 anni aveva temuto di essere licenziata per antifascismo); dello zio Massimo, insegnante supplente di matematica che, non essendo iscritto al partito fascista non poteva partecipare ai concorsi pubblici; l’espulsione dalla scuola magistrale di Ugo che, pur figlio di matrimonio misto, non aveva voluto battezzarsi ed era stato quindi considerato pienamente ebreo. Ugo Berga si diplomerà da privatista ma non potrà insegnare. L’intervista si interrompe bruscamente dopo 31’