L’Unione Italiana Sport Popolare (UISP) nacque nel 1948, nell’ambito delle attività che caratterizzarono il movimento giovanile democratico della sinistra. Si tratta di un’associazione di squadre di sport minori (inizialmente calcio e ciclismo) nata con lo scopo di aiutare ed organizzare lo sport popolare a livello dilettantistico senza fini di lucro, ambito che, fino a quel momento, era rimasto quasi del tutto estraneo all’esperienza circolistica e contemporaneamente favorire la diffusione dello sport nelle scuole. L’idea ispiratrice era organizzare e difendere lo sport popolare, in Piemonte anche attraverso un’esperienza giornalistica, il “Paese sportivo”, giornale legato al PCI, ma che aveva una gestione e finanziamento autonomi. Il giornale era il risultato del lavoro volontario dei giovani atleti che partecipavano ai tornei e successivamente stilavano il resoconto delle gare per il giornale senza riceverne alcun compenso; la redazione era composta da quattro persone che si occupavano dell’intero ciclo di vita del periodico che venne pubblicato nel biennio 1951-1953. Sanlorenzo racconta che, attraverso la UISP poi, si intendeva favorire l’ingresso sistematico dello sport nelle scuole e, più in generale, creare momenti di elaborazione, dibattito e riflessione su una politica sportiva che fosse autenticamente popolare e democratica. Sanlorenzo ricorda le Olimpiadi della Gioventù, organizzate dalla UISP nei pochi spazi verdi di Torino e la sua esperienza del biennio 1951-1953 in cui fu, al contempo, atleta, allenatore di pallacanestro della squadra femminile, direttore del giornale e segretario provinciale della UISP. Segue una digressione sull’organizzazione dei vari settori sportivi della UISP (calcio, ciclismo, bocce, atletica leggera. Sci, pattinaggio e tennis non erano stati presi in considerazione perché considerate attività sportive d’élite). L’intervista si chiude con una sorta di consuntivo dell’esperienza.