Lettera di carattere confidenziale su carta intestata con aquila e moschetti Giuseppe parla di Eugenio che è riuscito a distaccarsi da quelle "perfide creature". Dice che non ci sono da temere ritorsioni da parte dei Marzi, inoltre scrive del prolungamento della convalescenza di Eugenio dopo l'operazione (quella per essere abile alla leva) e del suo soggiorno a Vercelli che lo aiuterà alla guarigione.