Lettera con busta relativa al periodo bellico indirizzata a via Cibrario 26/ Torino dove Giuseppe scrive "Il chiaro sorriso del sottotenente degli alpini che ha il cane in braccio, ti provi che anche quassù non manca né il buon umore né l'allegria. Per fortuna la gioventù ha un bisogno così prepotente di non fermarsi sui pensieri tristi e dolorosi che trova sempre modo, anche tra gli orrori della guerra, di affermare la sua serenità."
Note
Pubblicata in: Ascensione Eroica. Lettere di guerra dei Fratelli Giuseppe ed Eugenio Garrone, volontari alpini, raccolte e ordinate da Luigi Galante, Gallardi e Ugo, Vercelli 1919, p. 73 ; Ascensione Eroica. Lettere di guerra dei Fratelli Giuseppe ed Eugenio Garrone, volontari alpini, raccolte e ordinate da Luigi Galante, Fratelli Treves, Milano 1919, p. 61; Giuseppe ed Eugenio Garrone, Lettere e diari di guerra 1914-1918. Illusioni e amarezze di una generazione nell’eroica esperienza di due “figli del Risorgimento”, a cura di Virginia e Alessandro Galante Garrone, Garzanti, Milano 1974, n.147