Lettera relativa al periodo libico su carta intestata del Tribunale Regionale di Tripoli, indirizzata a Maria Garrone/ Via F. di Gattinara, 14/ Vercelli. Giuseppe parla di una lettera e di una fotografia di Giotto nella quale si scusa perché il ritoccatore gli ha annebbiato la vista. Ha nostalgia delle montagne e ricorda il Natale di due anni prima con gli ubriachi dell'Albergo dell'Angelo e una meravigliosa camminata notturna verso Courmayeur. Quest'anno passerà il Natale con Alberto Cerrone (allievo del padre Luigi) in una casa nell'oasi.
Note
Pubblicata in: Giuseppe ed Eugenio Garrone, Lettere e diari di guerra 1914-1918. Illusioni e amarezze di una generazione nell’eroica esperienza di due “figli del Risorgimento”, a cura di Virginia e Alessandro Galante Garrone, Garzanti, Milano 1974, n.44