Lettera di un collega relativa al periodo libico. De Feo parla dei colleghi di Ministero, un po' "birichini", malpensanti, malviventi. E gli manda i saluti di Reina e dice di salutare Pansini, Cimino, il notaio; accenna anche a un terremoto a Roma e alle piene del Tevere rimpiangendo Tripoli.