Cartolina inviata all'amico dalla zona di guerra indirizzata al Sost. Procuratore del Re presso il Tribunale di Macerata. Giuseppe è di ritorno da Udine, dove è stato al Consiglio Superiore per ottenere la revoca di un ordine che lo assegnava come giudice relatore al Tribunale di guerra del 23° corpo di armata. Ritiene che ci sia un'incompatibilità morale nel giudicare coloro che spesso sono i più deboli. La sua decisione ha suscitato compatimento.
Note
Pubblicata in: Ascensione Eroica. Lettere di guerra dei Fratelli Giuseppe ed Eugenio Garrone, volontari alpini, raccolte e ordinate da Luigi Galante, Gallardi e Ugo, Vercelli 1919, p. 258 ; Ascensione Eroica. Lettere di guerra dei Fratelli Giuseppe ed Eugenio Garrone, volontari alpini, raccolte e ordinate da Luigi Galante, Fratelli Treves, Milano 1919, p. 233; Giuseppe ed Eugenio Garrone, Lettere e diari di guerra 1914-1918. Illusioni e amarezze di una generazione nell’eroica esperienza di due “figli del Risorgimento”, a cura di Virginia e Alessandro Galante Garrone, Garzanti, Milano 1974, n.531