Trascrizione lettera non autografa. Eugenio scrive che "Iddio ha riservato a noi, seconda generazione di chi ha lottato per primo per l'unificazione santa "dall'Alpi a Sicilia" il grande momento di vedere compiuto il sogno italico: e ha riservato a me la gioia di poter vivere questi giorni sorretto dalla forza di tante persone care che da un primo sbigottimento più che naturale si sono rialzate nell'entusiasmo profondo che vibra in ogni anima bella per l'idea santa che muove questa vecchia terra di eroi. Nessuno si era mai sentito, in fondo, irredentista: ma tutti sentono ora la grandezza dell'idea che l'ha tenuto desto nei cuori, il grande sogno, sopito di tante altre cure: e tutti sono italiani in queste ore, come forse non sono stati mai."
Note
Pubblicata in: Giuseppe ed Eugenio Garrone, Lettere e diari di guerra 1914-1918. Illusioni e amarezze di una generazione nell’eroica esperienza di due “figli del Risorgimento”, a cura di Virginia e Alessandro Galante Garrone, Garzanti, Milano 1974, n.71