Lettera di carattere familiare, indirizzata a via Feliciano di Gattinara 14/ Vercelli (Novara). Eugenio parla di una visita che farà ai Trabucchi su desiderio della sorella; si chiede se Mario Chiampo, morto in Trentino sia parente dei Calissano; scrive di Giotto che è ancora ad Ancona con il sommergibile Atropo e vuole sapere i programmi della sorella per il viaggio a Venezia. Eugenio aspetta di tornare al Battaglione e fa le sue considerazioni sugli ufficiali. Estratto: "Mi auguro che non sia così per me perché non c'è nulla di più snervante, di più mortificante anche che la permanenza in queste luride caserme alla mercé di superiori cattivi quando non sono cretini, se pure non sono cretini e cattivi! E anche i colleghi ufficiali sono di ben basso livello! Molto, molto meglio lassù, in mezzo ai pericoli, nei disagi, ma dove, almeno, uno respira un po' più liberamente e si sente tanto più a suo posto, se ha un po' d'anima e un po' di coscienza".