Fondazione di studi storici Gaetano Salvemini - Polo del '900

Vera Pagella

Fondo
  • Soggetto conservatore

    Istituto di studi storici Gaetano Salvemini

  • Segnatura definitiva

    Pagella 1-13

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Note alla cronologia Con documentazione dall'inizio del Novecento.
    • Definizione cronologica 1945 - 1986
    • Cronologia* specifica (DTS)
    • Datazione * 1945 - 1986
    • Tipo principale

  • Consistenza fisica

    • Consistenza specifica 13 unità archivistica

  • Descrizione

    Vera Pagella nasce a Torino, in Borgo San Paolo, l’11 febbraio 1914, figlia di un deputato socialista, perseguitato ed esule politico, visse fin dall’infanzia in un clima di forte partecipazione alle lotte operaie, che continuò in un deciso impegno antifascista, militando poi nelle brigate Matteotti.
    Nel 1945 aderì al Partito Socialista e venne nominata responsabile del Centro femminile, interessandosi prevalentemente del ripristino dei servizi socio assistenziali più urgenti.
    Nel 1949 aderì al Psu, quindi nel 1951 passò al Psdi e, nel 1959, rientrò nel Psi.
    Nel 1946 venne eletta consigliere del Comune di Torino, assessore straordinario per l’Alimentazione e assessore supplente all’Assistenza e Beneficenza, carica che rivestì sino al 1951.
    Il ruolo di consigliere comunale venne ricoperto sino al 1970, continuando nel contempo l’attività di assistente sociale nelle Officine Viberti.
    Durante il periodo dell’amministrazione comunale si occupò particolarmente dei reparti ospedalieri di lunga degenza, del problema degli alloggi, dei problemi educativi e ricreativi dei ragazzi: quest’ultimo aspetto si concretizzò anche in un impegno continuativo nell’Aics (Associazione italiana cultura e sport), dove negli ultimi anni costituirà un gruppo di donne della terza età.
    Sostenitrice dell’emancipazione femminile e della presa di coscienza sociale della donna, militò lungamente nell’Udi, di cui divenne presidente provinciale, e sino all’inizio degli anni Ottanta fu responsabile del Coordinamento donne regionale.
    Nel 1996 la Città di Torino le conferì il sigillo civico. Morì il 2 aprile 1998.

    L'archivio di Vera Pagella (Torino, 1914 - 1998) è stato donato all'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino da Franca Gay, nipote di Vera, nel 2007.
    Le carte del fondo, 13 fascicoli che ricoprono l’arco temporale 1945-1986, testimoniano l'attività politica e sociale di Vera Pagella, in particolare rispetto alla tematica dell'emancipazione femminile e della tutela dei diritti della donna.
    L’archivio comprende inoltre documentazione a partire dall'inizio del Novecento, in particolare tessere di partito dei famigliari di Vera - Il padre Vincenzo Pagella, deputato socialista ed esule politico, la madre Corinna Bertagna e la sorella Lisbona Pagella, entrambe militanti nel Psi, così come i nipoti Franca e Vincenzo Gay.
    Da segnalare inoltre la presenza di 93 fotografie.

    Fonti e bibliografia:
    E. Alessandrone Perona, A. Castagnoli (a cura di), 1946-1985. Donne e governo della città. Le elette al Consiglio Comunale di Torino, Città di Torino-Archivio storico, Torino 2001
    M.T. Silvestrini, C. Simiand, S. Urso, Donne e politica. La presenza femminile nei partiti politici dell’Italia repubblicana. Torino 1945-1990, Franco Angeli, Milano 2005
    Le donne socialiste contro la terza guerra, in «Sempre Avanti!», 8 maggio 1946
    Abbiamo parlato con le 7 candidate socialiste al Comune di Torino, in «Sempre Avanti!», 31 ottobre 1946
    G. Apostolo, Nei ricordi di Vera Pagella gli anni «giovani» di Torino, in «Stampa Sera», 26 ottobre 1978
    È morta la socialista Vera Pagella, in «La Stampa», 3 aprile 1998
     

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