Borello, Giovanni <1919-1996>

  • Luogo di nascita

    Asti

  • Luogo di morte

    Asti

  • Biografia

    Giovanni Borello nasce ad Asti nel 1919 da una famiglia di artigiani. Conseguito il titolo di geometra comincia la sua attività imprenditoriale nel settore dei marmi e dal 1945, la sua militanza sindacale e associativa. Nel 1946 è fra gli astigiani che diventeranno poi soci fondatori dell’attuale Confartigianato astigiana. Da quel momento il suo impegno e la sua partecipazione alla vita associativa sono costantemente dediti agli interessi degli associati artigiani con dedizione e impegno costanti.
    Molteplici negli anni gli incarichi ricoperti nei più svariati ambiti della vita politica e sociale della sua città. È consigliere della Cassa di risparmio di Asti (1954-1966) e successivamente presidente della stessa (13 febbraio 1987- 27 luglio 1992), presidente della Federazione casse mutue artigiani (1964-1976), presidente della Camera di commercio di Asti (1966-1984), segretario provinciale della DC (1958-1963), consigliere regionale (1970-1971), consigliere comunale (1975-1980), presidente del comitato locale di credito Federagrario di Asti (1987-1992), presidente dell’ONAV (Ordine nazionale assaggiatori di vino; 1978-1985), presidente dell'ANAVV (Associazione nazionale amici della vite e del vino) e presidente dell'ANAG (Associazione nazionale assaggiatori di grappa). Contribuisce alla gestione della Confartigianato nazionale assumendone poi la vicepresidenza (1983-1986) ed è Gran maestro dell’ordine dei Cavalieri delle terre di Asti e del Monferrato. Viene inoltre proclamato Cavaliere di gran croce nel 1979.
    L’attività a cui viene più spesso associata la sua figura è senza dubbio il Festival delle sagre: Giovanni Borello è nel 1973 presidente della Camera di commercio ed è uno dei maggiori autori e promotori di questa manifestazione. Ha il merito di analizzare la situazione economica e sociale astigiana (sono gli anni ’70, anni del cosiddetto "boom del folklore"), osservando come la civiltà contadina con il suo bagaglio di tradizioni va dissolvendosi proprio dove è nata e di comprendere che tradizioni e tipicità possono rappresentare un’opportunità unica di valorizzazione del territorio. Con l’ente camerale elabora quindi l’idea del Festival delle Sagre, caratterizzato dal corteo storico e dalla successiva distribuzione dei cibi della gastronomia locale. Il corteo che nella seconda domenica di settembre rappresenta la vita contadina è composto da personaggi autentici che sfilano per rappresentare le proprie tradizioni, i cibi sono prodotti con materie prime locali e cucinate secondo ricette antiche e, infine, il vino è quello delle cantine e della nota tradizione monferrina Tali premesse di qualità hanno un immediato riscontro di pubblico sempre più crescente negli anni e i Festival delle sagre rappresentano, insieme alla Douja d’Or e al Palio, occasioni uniche di promozione per la città di Asti e per tutti i paesi della provincia in un discorso di valorizzazione globale dell’intero territorio. Giovanni Borello è consapevole precursore di tale logica, rivelatasi fondamentale nel contesto delle mutate prospettive economiche anche in relazione alla crisi del settore industriale degli ultimi anni.
    Muore ad Asti il 28 dicembre 1996.