Lettera relativa al periodo bellico, dove Eugenio dice al padre Luigi che guardando una sua fotografia si rivede in lui e desidera prenderlo sotto braccio e andare a passeggiare come una volta.
Note
Pubblicata in: Ascensione Eroica. Lettere di guerra dei Fratelli Giuseppe ed Eugenio Garrone, volontari alpini, raccolte e ordinate da Luigi Galante, Gallardi e Ugo, Vercelli 1919, p. 214 ; Ascensione Eroica. Lettere di guerra dei Fratelli Giuseppe ed Eugenio Garrone, volontari alpini, raccolte e ordinate da Luigi Galante, Fratelli Treves, Milano 1919, p. 192; Adolfo Omodeo, Momenti della vita di guerra : dai diari e dalle lettere dei caduti, Bari : Laterza, 1934 e Torino: Einaudi, 1968, p. 79; Giuseppe ed Eugenio Garrone, Lettere e diari di guerra 1914-1918. Illusioni e amarezze di una generazione nell’eroica esperienza di due “figli del Risorgimento”, a cura di Virginia e Alessandro Galante Garrone, Garzanti, Milano 1974, n.433; Cento (e una) lettere dal fronte, a cura di Roberto Orlando, con introduzione storica di Paolo Borgna, Paola Caramella Editrice, Torino 2016, n.52