Giovanni Gili ha depositato nel 1990, e donato nel 2020, all’Archivio di Stato di Torino la sua preziosa raccolta di 4.000 manifesti: si tratta per la maggior parte di materiali di carattere sindacale riflettenti l’attività della CGIL, ma nella collezione sono presenti anche locandine e manifesti del Teatro Regio di Torino e della Regione Piemonte.
I manifesti sindacali documentano visivamente l’attività delle organizzazioni sindacali e relative sezioni interne (metalmeccanici, categorie, donne, studenti, pensionati), e i momenti salienti della vita sindacale e associativa della Torino degli anni ’60 e ’80 del Novecento, rappresentando una fonte privilegiata per la storia del lavoro e dei diritti, una fondamentale traccia della storia politica, sindacale, sociale ed economica del territorio torinese e piemontese, con significativi richiami al contesto nazionale e internazionale.
La sinergia tra l’Archivio di Stato e ISMEL ha dato avvio a un programma di catalogazione, digitalizzazione e pubblicazione su 9centRo di fondi novecenteschi conservati in Archivio di Stato, di cui l’intervento su una selezione di 1000 manifesti del fondo Gili rappresenta un primo tangibile risultato.
L’intervento è stato realizzato da Ismel, Istituto per la memoria e la cultura del lavoro, grazie al sostegno finanziario della Regione Piemonte – Settore Promozione dei beni librari e archivistici, editoria ed istituti culturali. L’Archivio di Stato di Torino ha contribuito all’intervento mettendo a disposizione locali e attrezzature professionali e fornendo supporto a cura del personale interno. Il progetto è stato realizzato inoltre in collaborazione con il Polo del ‘900 di Torino, presso il quale ISMEL ha sede, che ha messo a disposizione gli spazi e la piattaforma 9centRo.
Al fine di valorizzare la raccolta Ismel ha realizzato un percorso che narra la biografia di Gili, la storia del fondo e l’intervento finora effettuato; nel farlo si avvale di alcuni spezzoni di un’intervista realizzata per l’occasione a Gili stesso. Il percorso presenta poi una selezione dei 1.000 manifesti digitalizzati, qui suddivisi secondo cinque macrotemi: Formazione, 1° Maggio, Pace, Donne, Pensionati.
Va evidenziato il valore della raccolta, soprattutto se vista in un’ottica di studio integrato con documenti conservati presso altri archivi sindacali, di associazioni di categoria, di partiti politici, movimenti sociali, conservati dagli enti del Polo del ‘900 e pubblicati sulla piattaforma; in particolare va segnalato l’importante contributo alla ricomposizione virtuale dei due spezzoni del fondo Gili, conservati l’uno in Archivio di Stato e l’altro presso l’Archivio storico della Fondazione Istituto piemontese A. Gramsci.
La lettura incrociata di queste fonti rende possibile un’indagine completa ed esaustiva dei complessi fenomeni che hanno caratterizzato la vita politica e sociale del ‘900.
Inoltre ISMEL, essendo ente partner del Polo del ‘900, si colloca in un contesto che favorisce l’accesso ai diversi patrimoni appartenenti a più di venti enti culturali. Una pluralità di fonti che permette di indagare, in maniera quasi corale, temi complementari della storia del Novecento: le vicende politiche, il lavoro, l’impresa, le lotte sociali, la cultura.
Note
L'intervento è stato condotto da Alice Fazzari e Flavia Sorbo.
Sito web
Nome del sitoFondo Giovanni Gili presso Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci