Fondazione di studi storici Gaetano Salvemini - Polo del '900
Fondo Valerio Castronovo
Fondo
Descrizione
Cenni biografici
Valerio Castronovo nasce a Vercelli il 15 febbraio 1935. Dopo aver conseguito la laurea nel 1953 in Scienze Politiche presso l’Università di Torino con una tesi sull’evoluzione della stampa in Europa, ottiene un contratto di borsa di studio presso la sezione Relazioni Culturali della ditta Olivetti di Ivrea e successivamente diventa dipendente della STIPEL (Società Telefonica Interregionale Piemontese e Lombarda). Dal 1967 al 1971 è stato professore incaricato di Storia moderna all'Università degli Studi di Milano e dal 1972 al 2004 ordinario di Storia contemporanea nell'Università degli Studi di Torino; negli anni Novanta ha insegnato al corso di dottorato in Scienze Storiche della Scuola Superiore di studi storici dell'Università degli studi della Repubblica di San Marino, mentre negli anni Duemila ha tenuto il corso di "Storia dell'impresa e dell'organizzazione aziendale" presso il Dipartimento di Impresa e Management dell'Università LUISS Guido Carli di Roma. È stato socio della IV sezione Scienze storiche, archeologiche e geografiche dell’Accademia delle Scienze di Torino e direttore scientifico dal 1983 al 2020 della rivista trimestrale di scienze e storia “Prometeo”. Negli anni Ottanta ha ricoperto il ruolo di membro del Comitato Direttivo del CESEC – Centro Studi Economici di Roma, di presidente del Centro Studi per la documentazione storica ed economica dell’impresa di Roma, mentre negli anni Duemila è stato membro del Consiglio di Indirizzo e poi Presidente Onorariodella Fondazione del Museo dell'Industria e del Lavoro Eugenio Battisti di Brescia, resposabile del Comitato Scientifico Centro di studi sul giornalismo "Gino Pestelli" di Torino, componente del Consiglio di Amministrazione dell'Associazione dell'Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d'Impresa che aveva sede sociale presso la LIUC - Università Cattaneo di Castellanza e, per quarant’anni, ha guidato l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino Ha collaborato dal 1976 al 1998 alle pagine culturali del quotidiano La Repubblica e dal 2000 è stato collaboratore del Sole 24 Ore scrivendo l’ultimo articolo nel 2021. Ha curato numerose trasmissioni tv per la Rai, fra cui una serie dedicata nel 1984-85 all’evoluzione dell’industria italiana e una serie di venti puntate, nel 1999-2000, sulla storia complessiva del capitalismo italiano. Con Renzo De Felice e Pietro Scoppola ha curato la realizzazione per l’Istituto Luce del documentario in cinquanta puntate “L’Italia del Novecento” (1993-1996). Muore a Torino il 6 marzo 2023.
Nota archivistica Il fondo archivistico di Valerio Castronovo è pervenuto all’ Istituto di studi storici “Gaetano Salvemini” in seguito a donazione disposta direttamente dal soggetto produttore. Questa documentazione era già stata condizionata personalmente dalla famiglia in fascicoli e cartelline e sistemata successivamente in faldoni da personale dell’Istituto. Il fondo raccoglie quasi esclusivamente la rassegna stampa dell’attività lavorativa di Valerio Castronovo, dai suoi articoli alle recensioni dei suoi libri fino ad arrivare agli eventi pubblici a cui ha partecipato come relatore, presentatore e docente. Ben rappresentata anche la sua attività di scrittore attraverso appunti e bozze di capitoli, mentre piuttosto esigua è la documentazione personale. L’archivio copre un arco cronologico dal 1950 al 2020, ma sono presenti anche documenti di epoca precedente (prima metà del XX sec.), raccolti da Castronovo per interesse personale. Accanto al materiale documentario, il fondo conserva anche materiale audiovisivo (audiocassette, VHS, floppy disk) di cui non è stato possibile verificare il contenuto in quanto non esistono più gli strumenti per visionare e ascoltare i supporti. Al termine del presente intervento, il fondo si compone di 383 unità archivistiche, per una consistenza complessiva di circa 10 metri lineari. È conservato presso l’Istituto di studi storici “Gaetano Salvemini”.
Criteri metodologici
Ricognizione delle carte e costituzione dei fascicoli La fase iniziale dell’intervento è consistita nell’esame della documentazione che si trovava già condizionata personalmente dalla famiglia Castronovo in fascicoli e sistemata in faldoni dall’Istituto allo scopo di comprendere se i fascicoli esistenti presentassero al loro interno caratteri di omogeneità e coerenza oppure fossero stati formati in modo casuale. Una parte della documentazione relativa alla rassegna stampa, era già stata oggetto di schedatura in una fase precedente, quindi è stato necessario creare una nuova struttura che la integrasse con la nuova documentazione non ancora analizzata. Le carte sciolte sono state ricondotte ai fascicoli, dove possibile; in caso contrario sono state organizzate in unità archivistiche nuove, nel rispetto del vincolo archivistico che lega i documenti.
Schedatura Una volta formati i fascicoli, si è proceduto alla loro schedatura secondo gli standard di descrizione archivistica. I dati rilevati sono i seguenti:
numero di corda (provvisorio, sostituito successivamente, a riordino eseguito, dalla segnatura alfanumerica definitiva);
titolo originale del documento, laddove presente, oppure – in alternativa - attribuito;
descrizione del contenuto, con riguardo specialmente alla presenza di carte di significativo interesse;
indicazione della tipologia documentaria (fascicolo, carte sciolte, etc.);
estremi cronologici;
note archivistiche o esplicative, se necessarie.
Le informazioni rilevate sono state inserite in una banca dati informatizzata, utilizzando la piattaforma open source messa a disposizione dall’Istituo di studi storici Gaetano Salvemini”. Per quanto riguarda la schedatura degli audiovisivi, essa è stata fatta in modo sommario sulla piattaforma open source; ma se ne fornisce un elenco più dettagliato in appendice all’inventario. Tale scelta è stata fatta di concerto con il Committente perché, a causa dell’obsolescenza dei supporti, non è stato possibile procedere ad una schedatura archivistica analitica.
Classificazione Al termine della schedatura, è stata elaborata una struttura organizzata in livelli gerarchici nella quale disporre le unità archivistiche. La struttura è stata desunta dall’esame della schedatura, tenendo in considerazione anche la precedente documentazione già analizzata. Si è quindi cercato di suddividere le carte per attività e argomenti, in modo da ricostruire quella che è stata la fiorente attività lavorativa di Valerio Castronovo. I documenti che potevano essere inseriti in più serie sono stati collocati nella serie più pertinente in base alla cronologia della sua carriera. Il fondo è stato organizzato in 7 serie: Carte personali; Formazione; Attività accademica; Attività lavorativa; Pubblicazioni; Corrispondenza; Materiali bibliografici La descrizione dettagliata della struttura è mostrata nella tabella che si fornisce più avanti.
Riordino e Condizionamento Tale struttura ha costituito il principio su cui è stato effettuato il riordino, concettuale e fisico. Inizialmente si è proceduto alla sistemazione virtuale delle unità archivistiche nei diversi livelli che compongono la struttura e l’attribuzione della segnatura definitiva. All’interno di ciascun livello le unità archivistiche sono state disposte in ordine cronologico. Successivamente, le unità archivistiche sono state sistemate fisicamente nell’ordine precedentemente stabilito. Le carte riordinate sono state inserite in cartelline idonee alla conservazione, poi collocate nelle unità di conservazione. Su ciascuna unità archivistica è stata apposta un’etichetta sulla quale sono indicati: la denominazione del fondo archivistico, un breve sunto del titolo e la segnatura definitiva dell’unità. Su ciascuna unità di conservazione è stata apposta un’etichetta che riporta l’indicazione dell’istituto di conservazione, la denominazione dell’archivio, i numeri dei fascicoli contenuti e il numero di corda dell’unità di conservazione.
Redazione dell’inventario A conclusione dell’intervento si è proceduto alla redazione dell’inventario. Esso è composto da una parte introduttiva, nella quale sono brevemente esposte sia la storia dell’archivio e del soggetto produttore, sia i criteri utilizzati per il riordino; dalla struttura dell’archivio; e dalla descrizione delle unità archivistiche. Inoltre è corredato di una legenda delle sigle, dell’indice dei nomi e dell’indice dei toponimi. Come per la schedatura, anche per il riordino e la stampa dell’inventario è stata utilizzata la piattaforma open source messa a disposizione dall’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini”