Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea 'Giorgio Agosti' - Polo del '900

Agosti Giorgio

Fondo
  • Tipologia
    Fondo
  • Descrizione
    Il fondo Giorgio Agosti, presidente dell'Istituto dal 1974 alla sua scomparsa nel 1992, è stato versato in più riprese a partire dal 1981, anno in cui Agosti donò un primo gruppo di carte resistenziali, ora raccolte nella busta 1, riguardanti il Comando regionale delle formazioni Giustizia e libertà del Piemonte, di cui fece parte prima con l'incarico di capo di Stato maggiore poi, dal marzo 1944, come commissario politico regionale. Si tratta di una documentazione frammentaria ma spesso di notevole interesse, che integra il carteggio del comando depositato presso l'Istituto in anni precedenti dallo stesso Agosti, all'interno del fondo Partito d'Azione; insieme vennero versate carte raccolte presso fidati collaboratori della Resistenza come Giuseppe De Angeli - responsabile dell'Ufficio falsi e organizzazione del PdA - oppure, come le carte Nedo Passi e Giulio Bolaffi, affidategli quale presidente dell'Associazione Gl e animatore del periodico "Resistenza", con documentazione varia dell'Associazione e carte relative al processo al maresciallo Rodolfo Graziani. Nel 1968 fece seguito un secondo e rilevante versamento riguardante carte sia del periodo clandestino sia l'azione svolta dopo la liberazione come questore di Torino nominato dal Clnrp il 28 aprile 1945 e rimasto in carica fino alle dimissioni nel febbraio 1948, assumendo anche le funzioni di ispettore della polizia ausiliaria per il Nord Italia. Le carte resistenziali riguardano soprattutto gli studi e i documenti elaborati da Agosti per la riorganizzazione delle forze di polizia, insieme ad una considerevole raccolta di progetti e piani per l'ordine pubblico nella fase insurrezionale e post liberazione, in parte risalenti al primo Comitato militare piemontese. Il carteggio post liberazione è invece costituito da una cospicua corrispondenza semiufficiale, in copia o minuta, non protocollata, con il capo della polizia Luigi Ferrari e con altri funzionari del ministero degli Interni, relativa alla situazione politica e sociale degli anni 1945-1948 e ai problemi degli ex partigiani inseriti nelle forze di polizia ausiliaria. La suddivisione tematica dei fascicoli originari è stata conservata nell'ordinamento attuale (buste 2-4). Sempre nel 1986 venne versato il fascicolo originale della polizia tedesca, affidatogli da Amos Messori, contenente i verbali di interrogatorio di Willy Jervis: questo fascicolo con altri di provenienza diversa, come le già citate carte De Angeli, Passi e Bolaffi, sono stati collocati nella busta 12, in successione alle carte personali di Agosti. Dopo la scomparsa di Giorgio, Nini, Paola e Aldo Agosti hanno donato, tra il 1992 e il 1996, la preziosa serie della corrispondenza con Livia Battisti, Hans Deichmann, Piero Calamandrei, Carlo Dionisotti, Alessandro Galante Garrone, Aldo Garosci, Lucilla Jervis, Ferruccio Parri, Giuseppe Romita, Ernesto Rossi (un ragguardevole corpus di lettere tra il 1949 e il 1967), Gaetano Salvemini, Miguel Sanchez-Mazas, Franco Venturi. Il carteggio è suddiviso in fascicoli per corrispondente, secondo l'ordinamento dato dallo stesso Agosti, raccolti ora in tre buste (7-9) e disposti in ordine cronologico a partire dalla data della prima lettera di ogni fascicolo, salvo una sfasatura nella sequenza, dovuta alla necessità di racchiudere in un unico contenitore i carteggi soggetti a vincolo di consultazione riservata (busta 9). In ogni fascicolo le lettere sono ordinate cronologicamente, comprendendo sia la corrispondenza in arrivo, sia copia della corrispondenza in partenza, quando non diversamente indicato. Sono stati infine versati i carteggi con la direzione de "Il Ponte", soprattutto con Tristano Codignola ed Enzo Enriques Agnoletti, e quello relativo alla pubblicazione delle opere di Piero Calamandrei, importanti non solo per la storia dell'edizione, ma per la documentazione degli stretti rapporti e della lunga frequentazione con il gruppo azionista fiorentino. A questi si è aggiunto un piccolo carteggio con l'editore Einaudi e Cesare Pavese (buste 10-11). Anche qui è stata mantenuta la suddivisione tematica dell'ordinamento originario. Le parti soggette a consultazione riservata, secondo la volontà di Agosti o degli eredi, recano la segnalazione del vincolo nel testo della descrizione dei singoli fascicoli.

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