Fondazione Giovanni Goria

Cassa di risparmio di Asti

Fondo
  • Soggetto conservatore

    Fondazione Giovanni Goria

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica 1730 - 1988
    • Datazione * 1730 - 1988

  • Consistenza fisica

    • Consistenza specifica 1752 unità archivistiche

  • Descrizione

    L’archivio storico della Cassa di risparmio di Asti si presenta come un complesso articolato di carte che riflette le molteplici funzioni che nel tempo l’istituto ha assunto, incrementato, dismesso. Ciò è ampiamente documentato sia attraverso le carte del fondo principale (Crat), sia attraverso quelle prodotte dalle filiali e ivi conservate, sia attraverso la documentazione dei fondi aggregati. Oltre al cospicuo fondo "Cassa di risparmio di Asti" (1846-1988), del complesso documentario fanno parte infatti sei fondi aggregati relativi a istituti di credito attivi nell’Astigiano, di cui la Cassa assunse la liquidazione o che incorporò tra l’inizio e la seconda metà del secolo scorso: il Monte di pietà di Asti (1730-1983), la Banca agricola commerciale di Moncalvo (1923-1950), la Banca astese (1925-1937), la Banca agraria Bruno & C. (1925-1978), la Banca popolare cooperativa di Bubbio (1930-1938), il Piccolo credito agrario di Castelnuovo Belbo (1931-1946). L’archivio, un totale di 70 metri lineari di materiale costituito di 1752 unità archivistiche, è stato acquisito in comodato dalla Fondazione Giovanni Goria con due versamenti, nel 2007 e nel 2009. Il primo ha riguardato i libri verbali delle adunanze del Consiglio di amministrazione; il secondo, decisamente più cospicuo, ha riguardato il resto della documentazione (statuti, regolamenti, delibere, corrispondenza, fotografie, periodici, libretti di risparmio, registri e carte contabili) comprensiva di quella relativa alle filiali e i fondi aggregati. Dopo un ricovero temporaneo nella precedente sede della Fondazione Giovanni Goria, la documentazione è stata trasferita presso l’Archivio di Stato di Asti – insieme agli altri fondi che costituiscono il patrimonio archivistico della Fondazione – dove è attualmente depositata e consultabile.
    Le carte che fanno parte dell’archivio storico della Cassa sono in primo luogo di natura contabile e amministrativa; ciononostante una significativa parte del fondo è rappresentata da alcune tipologie documentarie che consentono di considerare il ricchissimo corpus pervenuto alla Fondazione Goria non solo la base per la ricostruzione della memoria e dell’identità della banca, ma anche una fonte importante per la storia sociale, politica ed economica del territorio: gli statuti e i regolamenti, le delibere del Consiglio di amministrazione, la ricca corrispondenza (con istituti di credito, associazioni, aziende e privati), i documenti che testimoniano l’attività benefica e di pubblica utilità svolta dalla Cassa nel corso degli anni, senza dimenticare il materiale iconografico (fotografie e stampe) relativo alle sedi dell’istituto, alle inaugurazioni delle filiali, ai momenti più significativi della lunga storia della banca.

  • Modalità di accesso

    La consultazione è soggetta alla normativa vigente in ambito di beni culturali e trattamento dei dati personali.

  • Strumenti di ricerca

    Inventario.


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