Alfredo Giglioli nacque il 4 Aprile 1931 a Roma da una famiglia di militari (padre, zio e nonno[1]) di origine emiliane.
Si laureò in Giurisprudenza all'Università La Sapienza di Roma e, dopo alcune esperienze lavorative, nel 1968 venne chiamato alla neonata Fondazione Giovanni Agnelli e si trasferì con la famiglia a Torino.
Tra gli anni Settanta e Ottanta fu vicedirettore e poi direttore aggiunto della Scuola di Amministrazione Aziendale[2] dell’Università degli Studi di Torino dove, nel 1978, uscì illeso dall’attacco alla Scuola da parte di Prima Linea. Concluse la sua vita lavorativa alla Fiat Isvor.
Iscritto al PSI, si occupò della formazione Quadri rivestendo un ruolo molto importante all’interno della commissione Quadri del Partito Socialista Italiano negli anni Settanta; oltre ad esserne il responsabile dal 1977 al 1978, egli fu la mente e l’organizzatore di numerosi convegni e corsi organizzati dalla commissione stessa. Militò inoltre nel Movimento Quadri Democratici[3], importante movimento di opinione che si sviluppò in Italia intorno al 1975 sui temi della gestione del potere all’interno delle imprese e del paese. Diffuso in altre città italiane, il Movimento Quadri Democratici venne fondato a Torino nel 1976 e si riunì presso il Club Turati. Il suo obiettivo fu molto simile a quello che si prefiggeva la commissione Quadri del Partito Socialista Italiano e cioè quello di sensibilizzare quei lavoratori che nelle aziende erano chiamati a prestazioni di lavoro intellettuale con corsi e convegni per cambiare i modelli autoritari della forza lavoro all’interno delle imprese e della società. Alfredo Giglioli svolse quest’opera di sensibilizzazione in modo particolare all’interno della Fiat.
Ricoprì ruoli di primo piano anche nell’IRES Piemonte in qualità di vicepresidente e nell’ARCI come presidente regionale; fu alla guida di Lega Ambiente nei primi anni Ottanta e presidente della fondazione Torino Po 2000 all’inizio degli anni Novanta. Occupandosi da sempre di scoutismo, fu presidente nazionale dello scoutismo laico CNGEI.
Giglioli, nonostante il militarismo della sua famiglia, era profondamente antifascista e antimilitarista e fu particolarmente legato al Centro Studi Sereno Regis.
Morì a Torino il 9 giugno 2015.
[1] Il bisnonno Giuseppe Giglioli fu un patriota risorgimentale esule nel 1831 a Londra dove conobbe Giuseppe Mazzini e ne divenne amico. [2]Nata negli anni Cinquanta come prima Business School in Italia, con sede in via Ventimiglia 115. [3] Vi aderirono i quadri e i dirigenti di impresa non necessariamente iscritti al Partito Socialista Italiano, con il quale però il Movimento sviluppò, pur rimanendo autonomo, un rapporto preferenziale.
Il fondo, costituito da 8 unità archivistiche, è strutturato in due serie: 1. Commissione Quadri, 2. Movimento Quadri Democratici - MQD. La documentazione copre l'arco cronologico 1971-1980.
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