ILSREC

"Alto Comando della 14° Armata tedesca"

Unità archivistica
  • Segnatura archivistica

    LG-B6-F6

  • Data

    06/07/1944-31/12/1944

  • Consistenza

    57 carta

  • Contenuto

    La documentazione è interamente in copia statica. Non è indicata la collocazione originaria o il fondo di appartenenza dei documenti in lingua tedesca, spesso scansionati in cattiva qualità di difficile lettura. A ciascuno degli stessi è allegata traduzione dattiloscritta in italiano. Sono presenti ulteriori sottofascicoli, complessivamente intitolati “Alto Comando della 14° Armata tedesca. Oggetto: situazione partigiana.
     

    Il sottofascicolo intitolato “Relazione del 6 luglio 1944” contiene le seguenti carte: rapporto sull’intensificazione dell’attività partigiana a seguito del proclama del generale Alexander Harold, tipologie di azioni partigiane e crescente afflusso di volontari nelle loro brigate, definizione di Lucca e Pistoia quali punti focali dell’attività partigiana, difficoltà delle aziende italiane operanti per la Wehrmacht a causa di scioperi e sabotaggi organizzati dai “ribelli”.

    Il sottofascicolo intitolato “Relazione del 8 agosto 1944” contiene le seguenti carte: rapporto sui colori di bracciali, fazzoletti, stellette e coccarde usati dai partigiani per facilitarne il riconoscimento, ripercussioni dell’Operazione Wallenstein III sui raggruppamenti partigiani appenninici ed indicazione della loro presenza principalmente tra i monti Cimone e Abetone, effetti delle misure repressive sulle bande partigiane ed avvertimenti sulla loro profonda conoscenza del territorio che li rende in grado di causare gravi perdite alle truppe, descrizione delle tattiche di combattimento partigiano e dei loro rifornimenti inviati dagli Alleati, indicazioni sui migliori equipaggiamenti da fornire ai militari per affrontare terreni impervi, posizionamento del baricentro dell’attività partigiana sull’Appennino settentrionale. 

    Il sottofascicolo intitolato “Relazione del 3 novembre 1944” contiene le seguenti carte: rapporto su pregi e mancanze della Divisione Rsi Alpina “Monterosa” nell’assolvere compiti bellici e situazione delle diserzioni al suo interno dovuta anche alla forte ostilità della popolazione nei suoi confronti, ammissione di carenza di informazioni da parte del gen. Carloni Mario sulla situazione organizzativa della 42° Divisione Cacciatori, progetto di sostituzione dei Reggimenti costieri tirrenici della “Monterosa” con Battaglioni della 2° Divisione Rsi “Littorio” e ridisposizione dei primi tra Voghera e Piacenza in funzione di lotta antipartigiana, progetto di attacco nella valle del Serchio tra Castelnuovo Garfagnana e Barga (LU) per alleggerire il fronte della “Monterosa” impegnata contro la Forza di Spedizione Brasiliana. 

    Il sottofascicolo intitolato “Relazione del 18 novembre 1944” contiene le seguenti carte: rapporto sulla concentrazione di bande partigiane nell’area di Piacenza dominata quasi interamente dai “ribelli” e che sbarra le linee appenniniche di collegamento con Genova, presenza di un campo d’aviazione partigiano-Alleato presso Vesime (AT), rilevante intensificazione di presenza e controllo partigiano nei territori tra modenese, spezzino e massese, notizie sul trasferimento della Brigata Partigiana “Beretta” dalla val di Taro (PR) all’entroterra di La Spezia, aumento del pericolo di azioni partigiane in prossimità del fronte tedesco ed allargamento del raggio d’azione “ribelle” su tutta l’area appenninica settentrionale, presenza del maggiore inglese Lett Gordon impegnato in una missione Alleata presso Pontremoli (MS), aumento di azioni partigiane contro colonne di autoveicoli e capisaldi repubblicani, grave carenza di risultati positivi nelle operazioni antipartigiane, probabilità di prosecuzione della lotta partigiana in inverno nonostante la direttiva di pausa emessa da Alexander. 

    Il sottofascicolo intitolato “Relazione del 30 novembre 1944” contiene le seguenti carte: rapporto sulle operazioni delle Formazioni Autonome “Mauri” nelle Langhe e nel piacentino, situazione invariata dell’attività partigiana complessiva fino a Savona, presenza di ospedale partigiano a Rondanera (PC), penetrazione partigiana nel territorio della “Monterosa” in provincia di Massa Carrara per favorirne lo sgretolamento tramite campagne propagandistiche, presenza della 1° Brigata Giustizia e Libertà Toscana presso Bagnone (MS), diminuzione di attacchi partigiani attorno al passo della Cisa (MS) per intensa risposta armata ma aumento della stessa tra Modena, Reggio Emilia e Bologna con presenza di uomini della 31° Brigata Garibaldi “Copelli” a Fidenza (PR), descrizione di azioni antipartigiane estensive a Brugnato (SP), Vetto (RE) e Giuncugnano (LU) e numero di partigiani uccisi salito a 350 tra Reggio Emilia e Piacenza con le Operazioni Regenwetter e Lindenblüte. 

    Il sottofascicolo intitolato “Relazione del 16 dicembre 1944” contiene le seguenti carte: rapporto sulle numerose operazioni antipartigiane tra Tortona e Reggio Emilia che hanno condotto a modesti successi e numerosi insuccessi tra i quali l’assenza di annientamenti totali delle bande per precedenti avvertimenti Alleati via radio, aggiornamento in tale area a 390 partigiani uccisi, 796 “ribelli” e civili arrestati e 1429 civili condotti a lavoro coatto, riposizionamento e scioglimento provvisorio della Brigata Partigiana “Julia” in val Taro in seguito alla direttiva di pausa invernale del generale Alexander, gravi danni assestati alle Divisioni Lombardia “Aliotta”, Giustizia e Libertà “Piacenza” e Garibaldi “Lunense” con conseguente loro riposizionamento, diminuzione e crisi dell’attività partigiana in conseguenza dei recenti rastrellamenti tranne che a La Spezia dove è in aumento. 

    Il sottofascicolo intitolato “Relazione del 31 dicembre 1944” contiene le seguenti carte: rapporto sulla situazione partigiana tra parmense e piacentino con tendenza al raggruppamento in massicce brigate di bande partigiane disgregate negli ultimi rastrellamenti, presenza di focolai di disordini dei “ribelli” a Genova, Savona e Sestri Levante (GE) con alto rischio di percorrenza della strada Genova-La Spezia, aumento di partigiani tra il Passo del Cerreto (RE), Modena e Reggio Emilia ed attacchi condotti da bande di 40 fino a 300 uomini.


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